PIF – PUNTO ISPEZIONE FRONTALIERA

Ministero Infrastrutture – Autorità Portuale Cagliari

status: realizzato

Working group: Olindo Merone (coordinamento progetto e DL), Gianni Massa, Fabio Lilliu [2+1 Officina Architettura]

Luogo: Cagliari (Sardegna)

Tipologia: #infrastrutture

Committente: Ministero Infrastrutture – Autorità Portuale Cagliari

Incarico: Progettazione / Direzione Lavori

Importo: € 500.000,00

mq: 3.000,00

anno: 2015

 

La standardizzazione dimensionale e volumetrica, unita alla logistica, alle caratteristiche di mezzi e strumenti per la movimentazione e lo staccaggio, ha ideato e favorito l’impiego dei container nel campo dei trasporti. Ne sono scaturiti paesaggi instabili caratterizzati dalle aggregazioni molteplici, colorate, poliedriche, divenute tipiche dei porti e degli spazi retrostanti.

È in questo contesto, policromo ed in continuo mutamento che nasce e si inserisce il nostro progetto per l’edificio che del PIF (Posto di Ispezione Frontaliero). Esso si colloca all’interno del perimetro del porto canale di Cagliari su un’area  dedicata allo stoccaggio e movimentazione dei container provenienti dalle navi cargo.

Il lotto prende la sua forma dal tracciato degli automezzi che si muovono al suo interno e delle attività che in esso si svolgono, l’edificio, progettato per essere completamente prefabbricato, si configura come un contenitore che rimanda al container: un parallelepipedo (50.12×9.52) ottenuto sommando moduli da 6x3x6m.

Il nostro progetto disegna un oggetto/edificio in grado di opporsi alla logica del “mutamento” continuo del paesaggio mercantile per essere un punto “stabile” di facile individuazione da parte degli utilizzatori. Pertanto l’edificio assume la forma di un parallelepipedo “statico”, prefabbricato, che, allo stesso modo dei container, che di norma vengono individuati da un codice alfanumerico, viene contraddistinto da una facciata cieca (rivolta verso il molo di sbarco) sulla quale è riportata la scritta PIF.

Il progetto affronta inoltre i temi dell’energia e della salvaguardia delle risorse naturali considerando sia gli elementi in grado di minimizzare gli apporti termici negativi sull’edificio (irraggiamento diretto estivo ed esposizione ai venti freddi invernali) sia quelli positivi (irraggiamento solare invernale, illuminazione e ventilazione naturale) come l’orientamento e la disposizione nell’area dell’edificio, il dimensionamento delle aperture, il posizionamento degli elementi costruttivi ad elevata inerzia termica, lo studio ed il posizionamento degli ombreggiamenti quali la pensilina per i parcheggi e le schermature solari per la vetrata d’ingresso e degli uffici. L’impiego di dotazioni come la copertura fotovoltaica del solaio di copertura dell’edificio e l’annessa pensilina ad energia solare dei parcheggi concorrono all’autosufficienza energetica dell’edificio.